venerdì 7 novembre 2008

Quello che non ti ho detto

Desidero e mi consumo.
Mi aggrappo con virulenta pervicacia a qualunque vana illusione che mi circonda e perfino alla squallida realtà che è intorno a me e soprattutto in me.
Ma il vero è subito manifesto,il manto intessuto con stupida accondiscendenza vero se stessa dalla mia mente si disvela da sè,come labile brina di primavera al nuovo astro solare.
E resta il vuoto.
Di nuovo.
E' un Caos primigenio,ma non ne uscirà un Destino o una dea Notte,nè un Titano;Gea ed Urano non saranno partoriti per poi ricongiungersi.
Solo un'immagine risalta.La tua.
Fotografia distorta da mille pensieri,eppure bella,bella e dolorosa perchè intangibile..
E restano i tuoi occhi tratteggiati da uno spirito nordico e il suono della voce che trafigge come mille pugnali gelidi e caldi al contempo......Il tuo corpo è l'eutanasia piu' dolce il tuo viso il mio paradiso perduto.
Se tu fossi Morte che la falce nera si abbatta con violenza,che il tuo respiro sia la mia ultima scia d'ossigeno,che le mie membra si contorcano e sul mio viso appaia il ghigno dell'ultimo dolore.
Ma non lo sei.
Sei Vita.
Anche se non lo sai.
So questo.
E so che desidero e mi consumo.

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